lunedì 31 agosto 2009

Travaux

3 ore e mezzo di spettacolo, un rosario di malefatte e nomi di colpevoli. Si ricorda ai tantissimi ascoltatori seduti nel parco, in quale paese stiamo vivendo. Quel paese completamente trasformato in 15 anni!! lui, in 15 anni ha stravolto e contraddetto tutto, cambiando la testa di un popolo imbambolato da immagini luccicanti! Ecco perchè Orwell ma anche Indro, Enzo e altri luminari, erano precursori dei tempi. Loro, inascoltati, avevano previsto tutto e il peggio è che ora, che non c'è niente da prevedere, neanche ce ne accorgiamo!
3 ore e mezzo, che poi secondo me si è trattenuto, per elencare le massime dell'attuale premier, del tipo "i poveri sono diseducati al benessere"... e basta, non ne cito altre, perchè non si può!

domenica 30 agosto 2009

Sangue del mio sangue

Ti prego piccolina non fare così. Guidarmi nei sentieri della tua sofferenza mi spezza il fiato, ma ci sono, come non ho mai fatto prima purtroppo. Capisco quello che mi stai dicendo, ma non posso assecondarti, voglio vederti rialzarti. So che ce la fai! Io ricaccio veloce le lacrime indietro perchè tu non ti accorga della pena e percepisca in me lo scoglio a cui aggrapparti. Faticoso, ma sono qui!

Surprises

Ma tu guardalo lì, un folletto seduto nella mia città. Un abbraccio come fosse il mio portafortuna da sempre e invece lo ricordo solo in un giorno, cicerone nella sua città, lassù nella laguna.
Con il suo curioso accento racconta della Cina, del suo nuovo compagno e della sua nuova casa.
Poi, sincero come da poche persone ti aspetti, chiede di me. Inizio subito entusiasta dal lavoro, casa, ferie ecc... ma lui non si accontenta, inclina la testa e mi chiede del "cuoricino". Sorrido timidamente. È una persona sensibile, non servono molte parole. Lui capisce, mi abbraccia di nuovo e ci ridiamo su. Il 2009 è stato un anno strano in cui entrambi abbiamo imparato che il cinismo aiuta, e che non si vive di favole e fiori, ma Andy, lui sì, è una brava persona e non smetterà di amare e donarsi...

Nella notte più profonda, quando la penna si affretta ad appuntare i pensieri, una telefonata da un numero che non conosco. La notte delle sorprese di vecchie conoscenze. Se mi ricordo di te? Uno dei tipi più pazzi che abbia mai incontrato. Ma quanti anni sono passati?? La voce tradisce una serata alcolica, ma è una bella chiacchierata, un po' nostalgica di tempi andati e di soliti buoni propositi per rivedersi appena passi in zona... sì certo!

venerdì 28 agosto 2009

Quando il cielo diventa veramente buio, si cominciano a vedere le stelle!

Si spengono tutte le luci. A far strada, sugli scalini di ripide salite, solo qualche candela.
Il popolo si aggira per le vie strette del paese, abituando gli occhi a un rilassante tepore visivo. Forse qualcuno ci pensa anche un po' su, che l'inquinamento luminoso non è proprio così necessario. E in più ci si può anche lasciare suggestionare dal fascino della fiammella tremolante e dalle stelle che finalmente si lasciano ammirare.
Ogni angolo nasconde una sorpresa, mangiatori di fuoco, poeti e suonatori, giocolieri e circensi come in una canzone di Vinicio o in un film di Emir.
Il momento più divertente è quando tutti quei piedini sbucano da sotto il tendone e sembrano parlare muovendo rapidamente le dita. Che belli tutti quei piedi!
Del gran finale saranno protagonisti i Mercanti, quelli che ubriacano e che mi hanno fatto cantare fino a tardi le loro e le canzoni di De Andrè, come tempo fa in un altro contesto, ma la solfa, quella di Rodari, era la stessa: "soldatino canta canta, cavalli 8, uomini 40".
A casa, dopo una notte all'oscuro, per una casuale coincidenza di semibuio, mi sorprende la curva morbida della mia schiena, proiettata in un gioco di ombre sul muro a scoprire una nuova corporea femminilità.

giovedì 27 agosto 2009

Conclusions

Fa caldo, cammino in un campo mangiando giuggiole e more appena colte dal cespuglio. La pelle lucida brilla sotto il sole, il venticello la asciuga.
Rifletto sulle tue parole che mi definiscono insicura, bisognosa di valutare sempre i pro e i contra, le possibili conseguenze. Magari tu mi hai sempre conosciuto meglio di me stessa e forse sei l'unica persona da cui ascolto volentieri questa sorta di analisi. Da te che sei stato sempre in grado di interpretarmi e capirmi, amando in me anche quella eterna riflessione, la mia ponderazione, il mio assentarmi per volare con la mente e il tornare in picchiata da un estremo razionalismo a reazioni stupidamente divertenti, spontanee e lunatiche.
Queste giornate con te sono state terme per la mia anima, irrequieta e insoddisfatta, incapace di stare in qualsiasi posto. Ma per un po' ho capito che qui mi sento a casa e non importa se non sono capace di gestire il tempo, ora mi va bene ESSERE in questi posti, con queste persone.
Un sole al tramonto che sbuca da sotto l'arco di un acquedotto romano corre verso il terreno. Provo sulle punte a seguirne l'ultimo tratto di discesa, ma è più veloce di me e allora torno ad appoggiare bene i piedi per terra. Da quaggiù si riparte! Un eterno déjà vu, un sequel di due anni dopo con gli attori di sempre. La voglia di continuare a chiacchierare con te. Non smettere mai di esserci, di insegnarmi quanto puoi. Lo sento ancora quel sincero e profondo affetto nei tuoi gesti.

martedì 25 agosto 2009

Forse bisogna rivedere qualcosa.

Quanta acqua può avere a disposizione un bambino in Africa per esempio? Al giorno intendo, non per una doccia per esempio.
In questa situazione, dove l'acqua corrente è un lusso da fontanella pubblica, mi sono interessata a questo bene, un giorno forse privatizzato, e ho fatto un esperimento sulla mia pelle. Ora posso quantificare quanto segue:
- lavarsi le mani con il sapone: 1 litro e mezzo
- lavarsi i capelli di lunghezza media: 7 litri circa
- lavarsi i denti: poco più di mezzo litro
Poi ci sono lo scarico, la doccia, il risciacquo di oggetti e costumi da mare, l'acqua da bere.
Ecco direi, che questa possibilità di misurare, mi permette di calcolare che l'acqua consumata in 10 giorni da un vacanziero medio, un bambino africano probabilmente non la vede in un'esistenza.
Ah dimenticavo... non uso la cucina!!!!

Sarà stata l'emozione?



Come fa Alborosie quando cammina per Kingston Giamaica? Ma te credo che sei rilassato!!
Un vegetariano che l'erba non la mangia, la fuma! Ma come altro deve stare?? Ah beato te! Vola lui, sborone, su un palco che sputa good vibrations e ci fa ballare fino allo stordimento!
Ho perso i sensi, per quanto tempo non so, dicono poco. Può essere. Devo aver chiuso gli occhi e poi più niente. Completamente inerme e indifesa vado giù. Ringrazio le braccia del mio salvatore che si prende cura di me, ho sentito preoccupazione nelle sue carezze, ma sto già bene. Io mi alzo senza aver capito molto ma curiosamente divertita da quello che ho intorno, che non ho potuto percepire... non c'ero. Il tempo di darmi una sciacquata e si ricomincia a ballare!!

lunedì 24 agosto 2009

Ho paura!!

Lo faccio, ho voglia di quella sensazione di vuoto!! E allora un tuffo, 2 tuffi, 3 tuffi e ogni volta frantumo l'acqua in milioni di bollicine. Non è un massaggio, l'impatto è violento, ma il bello è prima, apro le braccia e plano nell'aria, libera e fanculo tutto.
Perchè ho scritto fanculo? Quella frase mi rimbomba nelle orecchie, la cosa migliore che si potesse dire nella prima e l'unica volta in cui lo lasciavo riempirmi di sè. @System error# Pensiero negativo rimosso! Ci penseremo quando... si vedrà!!!!

Riccio, ma non di capelli!


Si può morire per peccato di gola? Lo so che sono solo delle striscette mollicce arancioni, eppure non riesco a smettere. Dai va bene l’ultimo… però non mi viziate così. Si è sparsa la voce e da ogni scoglio ne arriva uno, io non riesco a dire di no. Va bè allora aggiungiamo anche un bel bicchiere di vino fresco e iniziamo a ridere come scemi. È un ottimo inizio. Obiettivo: in vacanza prendere 3 kg. Mi aiuteranno anche le polpette di polipo, gli straccetti di calamari, l’insalata di mare e il riso cozze e patate! Viva la vida!

sabato 22 agosto 2009

Travellin'

Un tempo apolide, come la definisce Danco, Annina lascia oggi un po' riluttante la sua dimora perchè sa che le sue piantine, le sue finestre, le sue pareti sentiranno la mancanza delle cure affettuose di un'inquilina premurosa. Ma il sangue che corre nelle sue vene è quello misto, di due che hanno abbandonato presto le mura domestiche. E sangue non mente, il partire fa semplicemente parte di lei! E il tornare, più volte rimandato, sarà duro!
Ecco, è l'Italia dei treni, la metafora dell'Italia nazione. Puzza, sporcizia, caos. Niente funziona. Il finestrino mi spara in faccia l'aria fredda e violenta della notte. Provo a chiuderlo. Mi fanno notare che è rotto, i 3 ragazzi che occupano già da qualche km quello scompartimento. Ah ok, tiro almeno giù la tendina. No, risale subito. Ah ok. Lo dirò al controllore, lui saprà che fare. Ah, gliel'avete già detto voi, ok. Non ci può far niente. Come non può far niente?? Va bè voi siete 3 stranieri, anche se avete pagato i vostri 50 euro di biglietto, provo a ridirglielo io... ma il controllore si guarda bene dal farsi vedere. Quando arriverà, saranno già le 7, il sole sarà cresciuto, la temperatura si starà alzando. Ne passerà un secondo che alle lamentele risponderà "siete fortunati che è estate!". Stronzo!

Don't touch Mezzavalle!!

Un incendio? All'inizio la notizia, la curiosità, le battutine. Poi si va a vedere: un'indomabile palla rossa. Siamo lontanissimi eppure è così evidente. Lontana sì, ma da dove viene? Fuoco. Fumo. Tanto. Paura e sconforto. Le prime chiamate alle autorità per capire cosa stia succedendo, subito dopo quelle alle persone a cui vuoi bene, per assicurarti che sia tutto OK! Le informazioni dicono che è la zona del Trave a prendere fuoco. Gli aggiornamenti confermano sia stato un pazzo (perchè non mi voglio esprimere diversamente) che dalla sua barca ha sparato un razzo in direzione del monte. Un istante e l'erba verde seccata dal sole di questi giorni è diventata rossa, di fuoco. Antonellina potrebbe essere lì. Sì infatti è lì ma sta bene... il monte non lo so, poveri noi e il nostro patrimonio. Con la luce vedremo le ferite. Poi le polemiche... ma Mezzavalle non si tocca!

domenica 9 agosto 2009

Quando la stella cerca la luna

L’immagine era questa: seduta per terra, impertinente, fiera e sicura di sé, con le treccine che le cadono sulle spalle, tiene vicino a sé un cagnolino, della sua stessa dimensione, che si vede stravede per lei. Bella.
Sopra la sua testa, l’avrete vista tutti almeno una volta, una luna piena e una stella che cerca di avvicinarla su un fondo quasi nero… spiccano come regine in cielo. La stella non la raggiunge, ma si avvicina molto. Che sia una danza di seduzione?
Tornando giù e rilassando il collo, le chiacchiere parlano di ricette di diplomatici, delle onde di aquafresh che cadono nel lavandino, di 90 paia di mutande che, per metterle tutte, dovresti avere 3 culi! Del culo famoso che dal calendario passa in parlamento, dei giustizionalisti. Non so come fa, ma lui non perde mai il filo del discorso, ha quella calma e quella capacità di attrarre l’attenzione e da solo regge folle di orecchie. Anche stavolta mi colpisce con un dubbio. Qual è la distanza accettabile dal nazismo? Perché se rifiutiamo fermamente degli atteggiamenti crudeli, siamo disposti ad accettarne altri solo perché sono geograficamente lontani da noi? È come allontanare la scarpa dal piede, la lametta dalla barba, il cappello dalla testa. E si apre un mondo di ingiustizie, nuove forme di regimi a cui noi senza coscienza ci assoggettiamo. Lui dice sarà una gran soddisfazione selezionare con responsabilità acquisti e consumi. Io vengo da te ogni volta che ci sei, ma preferirei camminassi passo passo con me, se non tu, che devi girare per l’Italia, uno come te… che ci educhi tutti e due!

lunedì 3 agosto 2009

Una ragazza fortunata

Un'agenda rossa, stavolta davvero!

Nel '92 ero una vivace ragazzina irrequieta. Anche allora poco affezionata a mamma TV, ma da lei non si scampa mai del tutto. Le immagini di quella estate mi vengono oggi riproposte per essere rielaborate con matura consapevolezza. Ho ascoltato Salvatore che parlava arrabbiato, emozionato, con un crederci per niente sbiadito dai 17 anni. Salvatore racconta del fratello nei suoi ultimi giorni, parla delle paure e della nausea che l'uomo più del giudice provava a ridosso dell'attentato, schifito più dai politici che dalla mafia (in senso stretto!). Ma Salvatore parla di uno Stato alla deriva, che è il nostro. Lontano dalla retorica, esprime la sua opinione sulle istituzioni che rispetta ma che lo deludono. A noi chiede solo di ricordare, di riflettere, di lottare per non cadere nella trappola dell'indifferenza.
Instancabile Salvatore parla con la voce di Paolo. Paolo oggi vive, per volere della madre, sotto forma di olivo, piantato lì, dove il corpo di Paolo è stato ridotto ad un troncone, in Via D'Amelio. Paolo non è un eroe anche se falsamente riverito dagli attuali politici, terrorizzati da un'agenda rossa, misteriosamente fatta sparire, simbolo oggi di una lotta per la verità. Paolo non ha mai omaggiato nessuno! Paolo è un martire, messo a tacere senza successo.

Mi colpisce il racconto di una madre che scende incredula le scale, scavalca quel che rimane del figlio... senza neanche vederlo, come se Paolo fosse riuscito a bendarle gli occhi per non lasciarla con quella orrenda immagine. Mi colpisce la definizione di Emanuela, una picciotta che avrebbe dovuto fargli da scorta, ma che era così piccola che sarebbe bastato un soffio per farla cadere giù... e invece altro che un soffio… quel frastuono!!!
Allora penso a Rita Atria, ai servizi segreti, alle stragi di stato, alla corruzione, alla spietata sete di potere e al carro armato dell'avidità che non si ferma davanti a niente e a nessuno!
La cosa che rincuora è che ci sono delle persone che non guardano solo al loro piccolo giardino, ma che, nonostante richieda molti sforzi e sacrifici, fanno di tutto per permettere che venga data voce agli inascoltati, sconosciuti solo perché non appaiono negli schermi televisivi!
Anche questo pomeriggio avremmo potuto parlare ancora tanto di Cambogia, della schiavitù a Dubai, della Sierra Leone e dei mille olocausti che si consumano OGGI sotto i nostri occhi chiusi. La pioggia ci ha sorpresi e il saggio ci ha traditi, ma l'importante è ancora crederci!