giovedì 28 luglio 2011

Era un concerto che doveva andare male

Disteso come una sfinge, il piano. La coda aperta, specchio delle interiora della balena sonora, mi coinvolge in un viaggio ad occhi chiusi che non avevo immaginato. Mi scappano dei sorrisi, e qualche brivido.
Un'occhiata d'intesa, da lontano, perchè sono arrivata giusto in tempo per ascoltare quell'attimo. Che corsa.
Ma come funziona quel rapido passaggio dalla carta agli occhi, dagli occhi al cervello, dal cervello alle mani? Secondo me, pure una capatina al cuore ce la fa!
Ah sì, alla fine ha piovuto!

mercoledì 27 luglio 2011

A pranzo

Giorgio sorride. Anche quando la moglie lo sgrida perchè è distratto!
I sardoni non sono arrivati. Come non sono arrivati? Sono finiti sull'altro tavolo... Va bè mangiatene altri due, tanto quello è da solo, mica se li finisce tutti!
Io guardo Luca e vedo che sorride anche lui. Anche lui, destinatario originario del piatto, ha visto la scena, ma è come in una grande famiglia. Poi Giorgio lo rassicura. Non ne hanno mangiato neanche uno, sussurra.
Mi mancava la pausa pranzo così!

giovedì 21 luglio 2011

Fai piano, che ci sentono i bambini

Incredibile è la natura.
Ci sono quei giorni, mi pare, in cui l'ipofisi, il cervelletto e gli ormoni si concentrano, si mettono all'opera coalizzati perchè cuore, anima (chi ce l'ha) e corpo vogliono tutti la stessa cosa.
In certi giorni, tutto questo meccanismo si amplifica, assecondando quell'istinto che è la riproduzione! Allora le dita affondano nei fianchi carnosi, gli occhi si fanno maliziosi, gli spadini sulla pancia, tutto diventa scivoloso, non bastano 4 stanze e un corridoio. Neanche una cabina al mare.
Giuliana mi racconta il dopo. Il dopo di oggi e il dopo di ieri. Il momento in cui questo desiderio si trasforma in vita. Mi racconta di comari che hanno trovato soluzioni geniali in momenti di difficoltà, di donne che conoscevano i cicli naturali e non usavano edulcoranti, ma lasciavano che tutto seguisse un percorso spontaneo.
Giuliana mi ha ricordato i Maya, anche loro, i bimbi, li facevano nascere in casa. La donna in ginocchio, da dietro, le braccia del compagno la massaggiavano dolcemente.
Niente punture, sedativi, acceleratori, dilatatori... mia nonna ne ha fatti almeno 11 così!

lunedì 18 luglio 2011

Il bagno di notte

Di notte, quando ancora era estate, si scendeva dalle pendici verso la spiaggia. Mancavano pochi minuti alla mezzanotte e l'euforia era alta.
Correndo, mi ricordo, ho lasciato cadere la borsa, mi sono sfilata un vestito alla volta, sono rimasta scalza. Poi nuda. Sempre correndo, mi sono ritrovata nell'acqua del mare. Era calda, fuori pure faceva caldo, e il cielo era scuro. La luna rischiarava quello spicchio d'acqua in cui mi ero immersa, rendendola limpida e trasparente. Poi quella stessa acqua ha iniziato a colorarsi di verde, di blu, di rosso, mentre le pelli tornavano ad essere rosa! Tutto scivolava via come le foglie, stanche di stare sul ramo.
Poi due bracciate e fuori, senza asciugamano, tanto non fa freddo. Una birra e un altro bagno, di stelle!

Piovi, per favore!


Non è il vero cronosensitivo, ma io ci voglio andare lo stesso!
Non si spera nella pioggia per andare a vedere un concerto, ma io voglio chiudere gli occhi al piano e non pensare più, oppure pensare solo a quanto è bello vivere! E vorrei che il mondo intero fosse come gli ultimi due minuti di questo pezzo! Per favore, fatemi andare!

mercoledì 13 luglio 2011

Lucciole per lanterne

Tavoli recuperati, panche prese in prestito, olio per torce da giardino preso.
Palloncini colorati, cartelloni per la creatività degli ospiti, manifesti per rebus collettivi. La spesa. In cucina a impastare. Gli spritz, non si sa quanti. I proprietari di casa all'ora del tramonto che bevono vino bianco con noi, in attesa dell'arrivo degli invitati. Il capitano alla griglia con i suoi assistenti, la grigliatrice vegetariana fai-da-te. La campagna. L'anguria ubriaca, il tiramisù con 57 candeline, le supposizioni di Gianna e Zena su come dividere il 57. Gli scatoloni da aprire con i residui del Monte Conero. Le barzellette con diapositive di Simo, le guance consumate dai baci, la Magic Box per due, il piccolo Giovanni che ha imparato cosa sono le leccate di Carlos, gli amici che mi hanno visto almeno 15 volte alle prese con le candeline, quelli che invece ci sono stati per la prima volta. Il bouquet delle follette, i miei piedi in un quadro.

E poi i nostri due desideri, volati alti nel cielo al dolce suono della voce di Silvia. Sembravano lucciole, ma erano lanterne. Piccole mongolfiere cariche di significati che solo noi sappiamo.
Si sono commossi tutti nel momento più alto di una già bellissima serata, lo so. Grazie, è stata una sorpresa meravigliosa.

giovedì 7 luglio 2011

Fear builds walls [Roger Waters]


Mi sarebbe piaciuto avere degli elettrodi attaccati alle tempie per capire tutto quello che il mio cervello, sovrastimolato, stava percependo in quel momento.
Per due ore sono stata catalizzata da quelle immagini, dai suoni e dagli effetti che si sono alternati su quel palco e che mi hanno lasciato senza sospiri.
Mi veniva il sorriso nel vederlo così emozionato, in silenziosa estasi per essere davanti a uno di quei concerti che ricordano la musica dei genitori.
Due grandi spettacoli in uno!

venerdì 1 luglio 2011

Sirene e balene

Dopo lui, che del bono mi pare abbia solo di nome, arriva un altro cattivo. Io lo vedo così, Vin... che è un po' come quando Stanis dice Wim per parlare del grande maestro.
L'ultima volta che ci siamo incontrati, noi ci tenevamo per mano, l'ultima volta il cielo era francese.
Camminante non la suona mai... stavolta sì. Perchè era una dedica per me!