giovedì 28 giugno 2012

La cena in campeggio

Se non glielo dici, pensi che non le stai vicino abbastanza, almeno non riesci a farglielo sentire come lo capisci tu. Se glielo dici, fai peggio perché anche lei un po' vorrebbe star qui e tu stai infierendo.
Però ci penso tantissimo, appena chiudo i battenti, monto a cavallo, corro verso via del Conero, mi tuffo tra il giallo dei girasoli e il viola della lavanda, sprofondo tra i tornanti che mi portano all'acqua, faccio un tuffo, una doccetta, leggo due pagine. Ogni volta che vedo un tramonto è come se fosse la prima volta, devo sempre accostare e fermarmi un attimo, in silenzio. Mi viene fame,  assalita da tutte le suggestioni che solleticano il naso... Potrebbe mangiare anche lei, penso, perché ci sono le grigliate sì, ma anche il pesce, la pizza, ogni chilometro c'è una cucina pronta a splancarti le braccia.
Oppure gli amici pescano i moscioli al largo, ti apparecchiano sotto i pini e ti stracciano al gioco delle carte mentre i bambini sono andati a dormire e tu non hai fatto in tempo a fargli le magie con le luci. La migliore serata mondana che mi potessi concedere.
Va bè io lo dico: vorrei, passando da quella via, poter suonare il clacson, aspettarla mentre chiude il cancello, farla salire e portarla con me!!!

barcelona 2003_genova 2008_padova 2012



Vado al concerto in aereo, ma ti pare a te?? C'ho anche una signora autista e una Lola che meglio di così non mi poteva andare! Ma il pullman? Il caldo, le birre, il fresco, l'acqua.
Le 6 ginocchia più belle che tornano a ballare insieme. Niente file in bagno stavolta però!
Questa l'aspettavo negli occhi perché solo deseo estar a ese lado!!
Ma se tutto il tempo ringraziava Padova' è perché c'era Cicca al basso che lo conosce bene?
Se non c'è due senza tre, il quarto viene da sé... Manu, torna presto!! Intanto Chao!

mercoledì 20 giugno 2012

Il dubbio

Ma la mosca che riesce a salire sull'aereo (senza biglietto) quando sbarca poi, si sente smarrita? Senza amici? Le mancherà il suo habitat? E la sua famiglia?
Mi ha fatto un po' pena, perché secondo me non sa...

martedì 19 giugno 2012

Erano anni...

Siete pregati di tenere chiusi il tavolino della poltrona di fronte a voi durante il decollo... ma se neanche ci sono i tavolini?
I sedicenni con tanto di Vans ai piedi e cappellini in testa ballano il tip tap.
L'assistente di volo proprio non ha voglia di assistere al volo.
Il corriere, mannaggia mi sono dimenticata il corriere! Lo rubo al vicino, ti pare che se lo porta dietro?
La signora che ha dei confettini al posto delle unghie legge anche se sta al posto finestrino. Mamma non mi faceva stare al finestrino se poi dovevo sempre stare con gli occhi sul libro. Volevamo vedere tutti.
Un po' ho sbirciato, mi ha accolto un tramonto su una scogliera a strapiombo sul mare.

giovedì 14 giugno 2012

mercoledì 13 giugno 2012

Quest'anno saggio per te!



Ha i colori della fantasia, respira arcobaleni.
Ride con le idee, lascia senza parole.
Corre con il pensiero e viaggia sul vento.
Di lei parlerà il futuro.
Profonda come l’abisso e leggera come le nuvole.

lunedì 11 giugno 2012

La mia città. Come la vorrei

Mattatoio. Ci saranno matti pure qui? Di sicuro dei personaggi strani.
Sono alla casa dellE culturE, perché di culture ce ne sono di ogni come, qui da noi: il contadino, il filosofo, l'intellettuale, il ragazzino, l'artista, l'operaio, la mamma, il fotografo, la ballerina, il writer.
Io, pennarelli alla mano, disegno alberi, cartoncini e manifesti, senza voler entrare in competizione con il maestro stencil, che tanto io non capisco di proporzioni e geometrie.  Allora mi metto a distribuire portacenere con la mia amica sacco di sabbia. 
Intanto intorno a me, nascono tavolate, gazebo, service, spuntano le luci dagli alberi, cassonetti con orti interni, conigli e aironi sui muri!
Un viavai di braccia che spostano, mani che costruiscono, pennelli che dipingono con la musica nelle orecchie. 
A me, che non so contare, mi lasciano alle leve e inizio già subito a far uscire liquidi che fanno ballare e ridere.


Poi arrivano le persone in divisa, che se lo sapevo che era una festa in maschera, avrei sfoggiato la mia nuova parrucca. Con un pulsantino ci liberano e finalmente possiamo gioire perché ci hanno sbattuto dentro! Ecco il posto che vorremmo avere, il posto che vorremmo veder rinascere, riempire di verde, spazi per bambini, sale mostre, sale prove, biblioteche, scuole di multiculturalità, atelier e chi più ne ha, più ne metta. E questo non lo vogliamo solo noi, abbiamo scoperto, ma anche tutti i nostri concittadini che sono venuti alle riunioni, che hanno visto sfilare diapositive, possibilità progettuali e sogni, quelli preziosi che noi conserviamo anche se ci danno degli ingenui. 
Ecco, ora che i signori mascherati ci guardano e siamo dentro, non sfasciamo né roviniamo niente. Allestiamo dei tavoli per dibattiti e scambi di opinioni. Pure il sindaco si fa un giretto tra i gruppetti, chissà se le guardie hanno paura delle sue azioni e sono lì per quello.
Ma non succede niente. Succede solo che, come la carrozza dopo la mezzanotte, i cancelli allo scadere dell'accordo, tornano a chiudersi e con amarezza restiamo di nuovo fuori. Ma la festa continua, partono gli stornelli e le danze, e si continua fin quando rimaniamo noi, ultimi, a raccogliere i resti, a bere l'ultima birra con le gambe stanche e i sorrisi stampati, con i pensieri che corrono e le discussioni sulla fede e sulla filosofia. Poi tutti se ne vanno. Resto ancora un attimo a fissare il nuovo muro, e un cancello che vado a sognare aperto.

Lucamaleonte e il nostro Mattatoio


Com'era prima e com'è oggi!